29 luglio 2024

I poesii un s'appizzanu mmenzu a strata









I poesii un s'appizzanu mmenzu a strata
cu i cristiani chi passanu e talianu
un ci piaci tuttu stu scrusciu

I poesii si vulissiru sulu ammucciari
un si vonnu fari taliari di nuddu
e cercanu ummira unni arripusari

I poesii vulissiru scappari
di nta stu munnu favusu
ca ci tagghia li radichi a lu nasciri

Li poeti di oggi e d'aeri
s'affruntanu di chiddu chi scrivinu
e li poesii mancu iddi li vulissiru taliari

Si putissiru scumpariri di la facci di la terra
pigghiassiru lu trenu di notti
prima c'affaccia lu primu suli

Picchì la luci di lu iornu
cci abbrucia li pampini ancora virdi
e li poesii nun si ponnu chiantari n'atra vota

Sempri vannu circannu ummira
voschi cchiù antichi di la petra
e ruvetta unni ammugghiarisi

Li poesii nun si vonnu fari taliari
sunnu comu lu lippu ca talia l'ummira
criscinu unni lu suli nun ci batti

(E.S.)


23 novembre 2023

Eros in agonia

 

Incastrato nelle statistiche del se
mi profilo in un presente ottimizzato
ho segmentato l'eternità
riazzerando sempre le clessidre
dalle monadi di questo presente
non si temono futuri misteriosi


Le mie armi rumorose
interrompono il tuo silenzio
impacciato ti seguo
mentre ti dilegui
e torno sempre su me stesso
sottraendomi al tuo colpo d'ala


Il mondo pornografico
cancella l'incognita del sentiero
ogni slancio erotico soffoca
nell'orgasmo pre-registrato
il perpetrarsi dell'Eguale
distrugge la narrazione del mistero


Fuggendo nell'impercorso
resisti alle parole
io cerco di seguirti
nel buio della mia mente
e benedico questa tenebra
per liberarmi da ogni prestazione

(Ezio Spataro)


8 ottobre 2023

Il libretto di lavoro

   


Passeggiando al corso dei Mille
sfoglio il libretto di lavoro
le mie dita inumidite
dall'emozione
vi imprimono gli umori
della mia gioventù

Già sogno turni al bosco
smacchiamenti vari all'Arcera
muretti a secco
nei declivi della Costa Madonna
controfuochi nella macchia di Buceci,
diventerò l'eroe del Collocamento

Mi vedo là tra i cantieri estivi
a fare strade rurali
sotto il sole 
che mi ha visto nascere
mentre il libretto
si riempie di timbri
a certificare la mia anzianità

Sono collocato come si deve
le graduatorie mi sorridono
i timbri parlano chiari
forse un giorno
diventerò un coltivatore diretto
o un turnista forestale
o un effettivo, un privilegiato

Tra una pausa e l'altra
mi fermerò al Central Bar
a farmi offrire un caffè
mi ingozzerò di rosticceria
mi farò una panza che mi invidieranno
mi accenderò la sigaretta al monumento
con il libretto in tasca
tutto timbrato e lucidato

(Ezio Spataro)

7 ottobre 2023

Il Potere della Notte


Il potere della notte
fortifica le nostre armature
un canto pesante 
risale dalle fessure della terra

Le chitarre dalle code appuntite
puntate contro il nemico
si suona fino a sanguinare
si sporca la bandiera di guerra

Si sentono le voci spezzate
dal dolore dei colpi
come mandrie di bisonti
calpestiamo il nostro terrore

Soffochiamo tra le corde
ogni esitazione alla corsa
con le armi in pugno si piomba
in un'orgia di sangue

Il potere della notte
ubriaca le ferite del giorno
un balsamo al metallo
invade i rigagnoli di sudore

Lame si incontrano
fino a spezzarsi
mentre i fuochi brillano
nel bagliore della notte

L'annientamento ci guida
verso l'estasi della desolazione
ne sangue ne carne
solo il potere della notte

(Ezio Spataro)

16 gennaio 2023

Metafisica del dolore

 




Nella metafisica del dolore
ho superato l'inferno dell'Eguale
l'immanenza edonistica
che imprigiona la vita

Nel mondo palleativo
dove si è immuni al dolore
esseri senza sangue e senza lacrime
costruivano vite perfette

Nulla adombrava il positivo
le geometrie flessibili
si chinavano servili
alla produzione del producibile

Ora il sangue trova una via
riceve la sua benedizione
chi sanguina può reincarnare l'umano
l'umano si fa calice di esperienza

Eliminata ogni compiacenza
il dolore fluisce a valle
lambisce gli argini della conoscenza
fino al mare dell'infinito

Ho scavato nel mio passato
per estrarre perle di presente
il futuro non mi perseguita più
ho fatto pace con il dono dell'ignoto

come il seme e il frutto
seguo la dialettica delle stagioni
muoio e rinasco ogni giorno
fino alla fine del mondo.


(Ezio Spataro)

14 gennaio 2023

Natura Umana

Nel crogiuolo ho fuso le mie speranze
le vedo colare al mattino
sotto i raggi del sole

Mi sono aggrappato a poche lacrime
le riconosco nella rugiada
di questi poveri prati

Lì gli uccelli cercano semi
e sanno cosa cercare,
insegnatemi uccelli la vostra arte

Voi rami provati dal vento
sapete a chi resistere,
unitemi alla vostra battaglia

Voi sassi del terreno
conoscete la perseveranza,
accoglietemi nel magma
che vi ha generati cosi forti

La mia natura
ha rifiutato padre e madre
accoglietemi nella vostra
sono orfano...

Fatemi essere senziente
insegnatemi il silenzio
che da millenni regge tutto

Voi che esistete da sempre
non c'è morte
che possa interrompere 
il vostro silenzio


(Ezio Spataro)

13 gennaio 2023

Profezie

 

Nell'isteria digitale
collassa il mio spirito
assediato dai bit
rinchiuso nei manicomi della produttività
da una vetrata gigante
osservo le foglie e i rami degli alberi
trasformarsi in avatar del creato

Dentro questo alveare di performers
ci si ottimizza fino alla nausea
non si coglie l'essenza dell'indugiare
che è la madre di ogni creazione
i sistemi informativi
ci informano del nulla cosmico
che siamo diventati

Qui si produce morte nel nome della crescita
non si accetta la caduta
come catarsi dell'anima
nessuno sa invecchiare
e il mondo non conosce più anziani
ne gente che sappia morire

La saggezza è un vecchio bradipo 
che zoppica nelle nostre coscienze
essa offende la velocità del presente
nel nostro futuro green
investiamo tutti noi stessi
fratello sole e fratello vento
si sottomettono al colonialismo
della nostra produzione

I nostri pannelli solari
sempre più ebbri di terre rare
affogano nei calici neoliberisti
i nostri dolori più profondi
e sempre più rara
la coscienza umana 
annega con essi

Verrà la fine e non la comprenderemo
verrà la morte e non ci sarà sorella
i paladini della vita
faranno una crociata contro la morte

Tutto è vita, tutto è salute
tutto è positivo, tutto è crescita
il loro grido di guerra suonerà
e molti non sapranno di essere già morti

(Ezio Spataro)

11 gennaio 2023

Come Achille




Come un Achille stizzito
rimango nella mia tenda
rinuncio alla lotta

Privato della mia promessa
permango nell'ira verso il mondo
senza più muse ne naiadi
mi aggiro tra i boschi

Cerco penombre e acque perenni
tra grotte di Diana ormai scoperchiate
tra cerve dimenticate
negli intrighi dei rami

Nel frastuono della città
gli uomini conquistano schiavi
si vantano di gesta gloriose
il vento mi porta
l'eco della loro arroganza

Sono venuti a cercarmi
per aiutarli nell'impresa
ma io non oso combattere
le loro guerre

Lasciatemi qui
a distruggere le mie memorie
a rifare il mondo da capo

(Ezio Spataro)

9 dicembre 2022

La valle oscura

 

Il fumo negli occhi
divora il sole nascente
le urla gracchianti
deridono il mattino che avanza
senza bastone e senza vincastro
inciampo sulle mie paure

Liberami o Signore
perchè manco di tutto
persino di un pastore,
sono al soldo dei tanti mercenari
che mi riducono a merce

Davanti a me preparano una mensa
che mi affama sempre di più
mi apparecchiano piatti vuoti
cospargono il mio capo di olio adulterato
e il mio calice trabocca di menzogne

Liberami o signore
dai pascoli inquinati
della sistematica frode
su pascoli erbosi vorrei riposare
i loro bastoni e i loro vincastri
mi fanno cadere nel fuoco che consuma

Se dovessi camminare
per una valle oscura
loro mi direbbero che sono a casa,
che il cielo è un metaverso
accessibile nel cloud,
che il paradiso è questa libidine
di poter trovare sul mercato
le nostre essenze in digitale

Liberami o Signore
dai nemici di tuo figlio
dagli anticristi
che mi offrono il mondo
su piattaforme di cripto-speranze

Mi hanno legato mani e piedi
trascinandomi nelle tecno-sinagoghe
e adesso cercano di catturarmi lo spirito
gli sfugge tutto ciò
che di me non è codificabile
anche quello vorrebbero divorare
come il bambino di Betlemme
che sfuggì alla loro strage.


(Ezio Spataro)

30 novembre 2022

La discesa degli dei

 

Scendete dal vostro Olimpo economico
per visitare la realtà del sudore umano,
del tempo che si impregna delle sue gocce

Scendete la china dei vostri grafici finanziari
venite a toccare la carne viva che lavora,
potrete misurare le nostre performance
col ritmo dei nostri respiri
e i battiti del nostro cuore

Voi che misurate i giorni-uomo
nell'astrazione di un budget 
venite a scoprire i veri giorni
e i veri uomini che li devono affrontare.

Venite a sentire il nostro sudore,
assisteterete alla magia del salario
che svanisce sotto il cilindro
di un mondo hackerato 
che avete pensato per noi

Scendete nelle nostre vite normali
vissute con quelle briciole 
che cadono dalle vostre tavole,
sentite quanto è umano lavorare per vivere
voi che volete farci vivere per lavorare

Voi che accumulate capitali
per comprarvi e rivendervi azioni,
voi che dall'Olimpo dei vostri dividendi
puntate il vostro oro sul piatto della Terra

Voi che ci sorridete
con delle maschere empatiche,
voi che con la vostra avidità
ci donate un futuro sempre più povero.

(Ezio Spataro)