di ciò che l'attende
la dura salita
l'ingenuo dolore
Tra ciuffi di krocus
e rocce possenti
prosegue il mio passo
sui monti silenti
un guado mi attende
nel fresco torrente
le gelide acque
le nevi cadenti
aumenta la voce
del loro scrosciare
si infrangono spume
che cercano il mare
percorro sentieri
lontani dal mondo
adesso ogni passo
lo sento nel sangue
le auto inquinanti
con quei scappamenti
non spargono il fumo
su questa mia mente
non sento il rumore
del mondo arrogante
che segue l'umore
del vento cangiante
io sento le gambe
le loro andature
lo strano contrarsi
di muscolature
... e faccio fatica
in questa natura
mi appare nemica,
di me non si cura !
Mi vuole più forte
mi tempra al crogiuolo
prepara alla vita
l'ignaro figliuolo !
(Ezio Spataro)
(Ezio Spataro)