Entravano
i guastatori
nella
città di Ma'arra
nella
notte silente
mentre la
rocca troneggiava ammatula
e le
saracinesche si
verniciavano
col rosso sangue della luna
col rosso sangue della luna
beati paoli sfilavano
e
cantavano:
tu
Ma'arra fatti i cazzi tuoi !!
All'alba
un
silenzio funereo
regnava
nelle piazze
Pupiddu odorava i crisantemi
mentre le api
finalmente
si
leccavano il miele
e i minatori estraevano carbone
dalla
Nuova Busambra
portando alla luce i vecchi cadaveri
dalla
spacca di mezzogiorno
Fischia
ancora il vento
vecchio
scarpone della Montagnola
tra i
cimiteri del futuro
tra loculi a buon prezzo
dove un giorno abiteranno
i
cadaveri di Ma'arra
carne da
macello per il tempo
compagni
del verme taglierino.
Riprenditi
Ma'arra
veglia in questa notte
chè il nemico
si apposta
dietro la rocca
chè domani la
tua tomba
può esser
pronta
costi
quel che costa.
(Ezio Spataro)