I
manovali degli anni ottanta
vivevano
alla giornata
... un pò a muzzo
tra un
lavoretto di campagna
e una
mano di calcestruzzo
Votavano
l'Ignazio Regionale
uomo
dalle chimere stradali
appoggiavano il "frii e mancia"
così
quando c'erano gli appalti
si riempivano la pancia
ingranavano
la marcia degli affari
il meccanismo virtuoso
del
"mancia e fa manciari"
I
manovali degli anni ottanta
lavoravano
a giornata
coi loro
martelli percussivi
erano
la speranza di tutti gli abusivi
non
gurdavano il cemento
se era buono... se era ottimo
imparavano
che nella vita
è meglio lavorare
a cottimo
Dopo le
notti
sotto le lenzuola
di giorno
si cimentavano
in colpi
di cazzuola
nel
loro futuro brillava
una
stella
che a
guardarla bene
era una caldarella
le loro
mani callose e fiere
incarnavano
il rumore delle bitumiere
la loro
pelle scura e corvina
era tutta
punteggiata di quacina
forti e
tenaci nel pruvulazzo
ergevano
i pilastri
che
reggevano il palazzo
Poi a un
tiro di schioppo
dal
casale dell'Emiro
fu eretta la
fabbrica di San Ciro
e sotto lo sguardo
del santo
Alessandrino
per sua
natura
anarghiro
e poverino
si moltiplicarono pecunie e ori
che fecero dei manovali
i nuovi signori.
(Ezio Spataro - luglio 2015)
che fecero dei manovali
i nuovi signori.
(Ezio Spataro - luglio 2015)