La
scorsa estate si parlava con un amico di logge, loggette e loggioni ,
tra momenti di spensieratezza e momenti di apprensione. Si è creata una
sorta di complicità che ha portato in essere un linguaggio codificato,
che può risultare linguaggio dell'assurdo per chi non ha vissuto quel
tipo di complicità. Mi scuso pertanto con coloro che leggendo capiranno
ben poco. E' normale.
Gemellato
col suo alterego
cavalca
verso le terre di Francia
sul ronzino di don Mignotte
acquistato
alla fiera di Amsterdam
nelle
vetrine della vergogna
Stringe
il suo crine
con
le dita della manumanca
e
nel taschino la sua patente Lituana
per
tirare coltelli e liccasapuni
nei
bersagli delle logge Arnoniche
La stirpe della Provvidenza
distribuisce le ampolle
nella
loggetta dei poeti
per
mano degli alfieri
della
fondata cultura
che si lisciano la mascagna
al
cospetto dei Belli
I
giurati attempati
della Buttittiana Sperienza
della Buttittiana Sperienza
fanno splendere il sole sui poeti
nei
giardini dell'Alvernia
laddove
il pastore Sigoleno
scodinzola col segugio Arnonico
I domatori entrano nel circo
con gli allori da dare ai leoni
panem
et circensis
nomi
di diamanti e di blasoni
mentre
da lontano
un
urlo di vandali
scende
dai valloni
Alla
loro testa il Sanicalora
capo dei guastatori
baluginanti
di metallo
ferri
di forche e fullane
appese nella Domus Pulizzotta
guastatori
della Guastella
dalle
trincee delle loro panchine
scendono nei Beccadelli
a
rompere i loggioni
al guasto delle passerelle
dell'alterego Arnonico.
(Ezio Spataro - nella tragica estate del 2014)
al guasto delle passerelle
dell'alterego Arnonico.
(Ezio Spataro - nella tragica estate del 2014)