30 marzo 2018

Cosa amo e cosa non amo

Non amo la musica di De Gregori
la mattina non mi piace l'odore di caffè
lungo la strada per andare al lavoro
non mi piace fare la gincana tra la gente di fretta
in metropolitana cerco metri quadrati di deserto
non amo gli MP3 nelle cuffie
non amo leggere seduto negli autobus
o all'impiedi tra la folla
preferisco fissare il vuoto
appigliato sui poggiamani del tram

l'unica pratica che mi porta beneficio

Non amo la musica dei cantautori italiani
amo strordirmi con brani di Italo disco
amo il sintetizzatore più della chitarra
Dylan mi da la noia come quando
alla riunione di condominio un pensionato
discute del bilancio annuale

amo farmi scorpacciate di Simon Le Bon
come un bulimico davanti alle lasagne
amo il sound leggero e spensierato
alla musica di De Andrè preferisco Self Control di Raf
ascoltato coi bassi sparati in un uno stereocar
che ha già fatto la sua vita

Amo l'immediatezza dell'ignoranza
la meccanica dello stomaco quando sto per recarmi alle urne
amo la repubblica presidenziale con doppio turno alla francese
Non mi piace la musica demenziale-colta di Gaber e Iannacci
molto meglio Checco Zalone
Amo ciò che mi trapassa lo stomaco e mi scende poi nell'intestino
come una cavalcata sintetica dei Righeira
amo l'ignoranza come percorso di purificazione.

Diffido da chi crede nella bellezza oggettiva
a meno che non si parli di Dio
Amo la vecchietta che va in chiesa e crede nell'aldilà
diffido da chi è troppo concentrato sull'aldiquà


Diffido da coloro che non si fanno mai ingannare
soprattuto durante le campagne elettorali
Credo nelle persone semplici che abboccano ai miracoli
credo nei miracoli e nella moltiplicazione dei pani e dei pesci
credo nel trascendente

Credo nella sovranità popolare
vissuta con sana utopia
credo nell'impossibile
non credo al possibile, perché il possibile non ha bisogno
di una fede
non credo ai piedi per terra, perché i piedi per terra

ce li ho già e mi servono le ali


Credo nella rivoluzione culturale

se fatta da gente non troppo acculturata
non credo al 68 e cose simili
non mi piacciono i Beatles e nemmeno i Rolling Stones
quasi mi sto cercando l'insulto,
amo il giovedi santo e questo è tutto.

(Ezio Spataro)