Sono nato per il silenzio
per il ronzio delle api
in un mattino di sole
per godere dei versi
che stillano come miele
dalle gole dei merli
Sono nato per il vento
che culla i fiori del prato
per gli uccelli che spuntano dalla siepe
per quei semi sparpagliati per terra
Sono nato per il vento
che culla i fiori del prato
per gli uccelli che spuntano dalla siepe
per quei semi sparpagliati per terra
in attesa di dare nutrimento
per ascoltare il verso monotono della tortora
e sentire in me stesso
il richiamo della quiete
Sono nato per i pettirossi
che camminano sul prato senza farsi sentire
per le cince che fuggono
per ascoltare il verso monotono della tortora
e sentire in me stesso
il richiamo della quiete
Sono nato per i pettirossi
che camminano sul prato senza farsi sentire
per le cince che fuggono
ad un mio sguardo invadente
per le margherite spontanee
per le margherite spontanee
che stanno lì senza chiedere nulla
Questo mi viene concesso
Questo mi viene concesso
nella gratuità di un giorno gentile
nulla di ciò che vedo
è frutto di conquiste
una pace raggiunta
senza combattere guerre.
(Ezio Spataro)