24 ottobre 2012

Il treno è sempre avanti




Dal finestrino del treno
vedo fuggire i palazzi della città
mentre il sole è lì fermo
a scrutare il nuovo giorno

vedo i balconi delle case
scorrere tra i vapori dell'alba
serrande appena alzate
uomini appena risvegliati

immagino quei risvegli
consumarsi giorno dopo giorno
e intanto il treno corre 
verso la mia solita meta
dove si consuma la mia vita

fuori i palazzi si stanno illuminando
sento quasi odore di caffè
uscire dalle porte 
delle case ancora sonnecchianti
e il treno corre avanti

il treno è avanti,
il treno è sempre avanti
segue i suoi binari
cavalcandoli al mattino

sono sopraffatto dal rumore delle rotaie
la città intorno mi sembra silenziosa
incantata in un mattino come tanti 
incurante dei rumori roteanti

il treno non si ferma per nessuno
le nebbie si diradano al suo passaggio 
io allora rubo visioni dal finestrino
mentre inseguo il mio destino

ecco il treno frena e adesso fischia
sto arrivando all'alveare dell'industria
andrò quindi al mio lavoro
a produrre il miele d'oro

colmo delle mie visioni
scendo allora dai vagoni
ho fatto ancora un altro viaggio
rubando visioni di passaggio

(Ezio Spataro)


22 ottobre 2012

Tutto crollerà





Mi sono perso nelle trame del mondo
ho smesso di guardare gli alberi
di ascoltare il canto degli uccelli

Mi sono perso nelle trame della terra
senza trovare il fuoco che regge tutto
mi sono abituato a tutto e a niente

chi mi salverà
da queste pianure sterminate
dove non sorge neanche un colle

forse aspetterò un cataclisma
il diluvio universale
e la terra che rinascerà

tutto sarà sconvolto..
si formeranno  
nuovi colli e nuove vette
ci saranno
nuove terre e nuovi mari
da attraversare.
Sono pronto !

(Ezio Spataro)  

17 ottobre 2012

Invocazione all'autunno




Quale stagione avrà foglie da donarmi
per stendere un tappeto ai miei piedi
quale pioggia paziente mi bagnerà 
con le sue gocce

Quale vento smuoverà i miei capelli
unti dal grasso dei miei giorni
quale pioggia laverà
le sue pesanti impurità

Ti ho aspettato autunno
per conoscere il mio tempo...
ho cercato le tue pioggie e le tue foglie
che non cadono invano

ho cercato i tuoi primi freddi
per scaldare la mia essenza
è mutata la mia pelle alle tue brezze
finalmente raggiungo le tue altezze

ho inseguito le tue nuvole
ho guardato le tue rondini partire
ho visto il tuo trionfo nel grigio del tuo cielo
nel marrone delle tue foglie

hai portato la morte
affinchè si rinnovi la vita
hai portato la tristezza
affinchè si rinnovi la gioia

Porta via anche me !
Caricami sulle tue nuvole 
fammi cadere come pioggia 
prendimi nel tuo vento
fammi volare come foglie ...

(Ezio Spataro)

10 ottobre 2012

Nato il 2 Novembre




Nei tornelli del tempo
passiamo ciascuno
per entrare nell'antica corte
dove passeggia imperterrita la morte

Tu hai vissuto molto
uomo che stai passando oltre,
le tue scarpe consumate
mi dicono che hai camminato forte

Raccontami dei miei primi vagiti
mischiati a stridolii di metallo
quando si aprivano i cancelli
e si sentiva ondeggiare il cipresso

fumi si diramavano
dalle fucine di novembre 
scorrevano sul marmo
a celebrare il silenzio delle croci

Nelle tenebre del ventre materno
tutto mi era sembrato così eterno
ero diventato geloso
di quell'Eterno Riposo

ma lottai per non essere un aborto  
avevo già il fiato corto
a mia madre sudarono le dita
per spingermi fuori in questa vita

guardai il mondo di sbieco
investito da quella luce potente
mi rese quasi cieco
il secondo giorno di novembre


(Ezio Spataro - ottobre 2012)