26 novembre 2013

Il rito delle tue convulsioni






Incedi sul palco
nel rito delle tue convulsioni
cantando la tua sventura
il tuo amore sbagliato
lo sputi tra le grida
sul microfono sbavato
e forte tra le mani 
stringi un'asta
timone impazzito
di canti senza rotta

La banda ti accompagna
insegue l'agonia della tua voce
finchè questa vita non ti lascia
tu canti e non ti passa 

Sirena malata
dal canto fatale
porta l'eco di un amore
fatto a pezzi
cerchi di affondarlo
tra le onde delle tue convulsioni
mettendogli la macina al collo

Terra isolata
ogni tua canzone
fiore senza terra e senza sole
fiore assetato di guarigione

La tua voce come sete
il tuo canto come fame
finchè questa vita non ti lascia
tu canti e non ti passa.

(Ezio Spataro)



20 novembre 2013

Il sacrificio del tuo canto



Tra veli scuri
si insinua il tuo canto
tra braccia ondeggianti
in un’aria densa di fumo

Un sacrificio si consuma
celebrando la tua voce
le fervide note
bruciano ai tuoi piedi
nudi nell'oscurità

Neri capelli
occhi sprofondati nel trucco
nere pupille
su un marmo venato di sangue
grigie lacrime
sbavate sul tuo canto

Danza liturgica
tra le candele accese
tu le spegni con il vento
del tuo grido
quando batte nel tuo petto
il cuore della notte
e fai covare tra la cenere
il fuoco del tuo canto

(Ezio Spataro)



9 novembre 2013

La tua isola felice


Sii felice
nella tua isola,
ti proteggerò dalle incursioni dei pirati
mi  apposterò tra le scogliere
a guardia dei tuoi lidi
respingerò i nemici della tua gioia
pirati assetati di dominio

Sii felice
nella tua isola,
getterò la sabbia negli occhi dei violenti
scaccerò i demoni dal tuo paradiso
angeli ribelli traditori della tua gioia

Nessuno entrerà nella tua isola
all’infuori di coloro che ti amano
sarò il tuo scudo
che si lascia trafiggere
solo dai sorrisi
di coloro che vengono da amici

(Ezio Spataro