26 novembre 2013

Il rito delle tue convulsioni






Incedi sul palco
nel rito delle tue convulsioni
cantando la tua sventura
il tuo amore sbagliato
lo sputi tra le grida
sul microfono sbavato
e forte tra le mani 
stringi un'asta
timone impazzito
di canti senza rotta

La banda ti accompagna
insegue l'agonia della tua voce
finchè questa vita non ti lascia
tu canti e non ti passa 

Sirena malata
dal canto fatale
porta l'eco di un amore
fatto a pezzi
cerchi di affondarlo
tra le onde delle tue convulsioni
mettendogli la macina al collo

Terra isolata
ogni tua canzone
fiore senza terra e senza sole
fiore assetato di guarigione

La tua voce come sete
il tuo canto come fame
finchè questa vita non ti lascia
tu canti e non ti passa.

(Ezio Spataro)