10 novembre 2012

Le madri cadenti


Le madri cadenti
sono leonesse ruggenti
che  divorano i giorni

con faccie rugose
e membra inferme
tra preghiere e candelore
scandiscono le ore

dicono giaculatorie
baciano santini
e aspettano i figli
noi figli sempre bambini

un tempo furono forti e tenaci
i loro ventri erano come fornaci
i figli da partorire
eravamo la loro speranza

ora sono inferme
ossa deboli come fuscelli
sangue capriccioso
tra sbalzi di pressione

valori sballati
farmaci mal dosati
effetti collaterali
tutta una sfilza di mali

muscoli senza vigore
lenti movimenti
stanche le ossa
ma forte il cuore

le madri cadenti
sono leonesse ruggenti
che ogni giorno
cacciano la morte

(Ezio Spataro)