Pedalo nel gran fondo
della mia esistenza
per tagliare
il traguardo della morte
Veloci sui pedali
si gonfiano i polpacci
sistemi roteanti di fatica
Fissato alla mia sella
tra suppliche inguinali
sudo le mie ore
di conquista
Il sangue vuol fluire
ma incontra vene chiuse
nel duro falsopiano
si schiaccia l'inguinale
tra mute sofferenze
non circola più sangue
schiacciata sulla sella
la prostata mi piange
Ecco mi alzo..
pedalo un pò all'impiedi
ho assecondato
le suppliche inguinali
in quei recessi
la vita torna a pulsare
rifluisce il sangue
in ogni recondito canale
Varco finalmente il crinale
il vento mi dona la sua brezza
ora all'impiedi sui pedali
scendo in totale leggerezza
Ecco che scorgo l'arrivo..
non più discesa
non più salita
arrivano pendenze sconosciute
(Ezio Spataro)
(Ezio Spataro)