Nella metafisica del dolore
ho superato l'inferno dell'Eguale
l'immanenza edonistica
che imprigiona la vita
Nel mondo palleativo
dove si è immuni al dolore
esseri senza sangue e senza lacrime
costruivano vite perfette
Nulla adombrava il positivo
le geometrie flessibili
si chinavano servili
alla produzione del producibile
Ora il sangue trova una via
riceve la sua benedizione
chi sanguina può reincarnare l'umano
l'umano si fa calice di esperienza
Eliminata ogni compiacenza
il dolore fluisce a valle
lambisce gli argini della conoscenza
fino al mare dell'infinito
Ho scavato nel mio passato
per estrarre perle di presente
il futuro non mi perseguita più
ho fatto pace con il dono dell'ignoto
come il seme e il frutto
seguo la dialettica delle stagioni
muoio e rinasco ogni giorno
fino alla fine del mondo.
(Ezio Spataro)
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