Come un Achille stizzito
rimango nella mia tenda
rinuncio alla lotta
Privato della mia promessa
permango nell'ira verso il mondo
senza più muse ne naiadi
mi aggiro tra i boschi
Cerco penombre e acque perenni
tra grotte di Diana ormai scoperchiate
tra cerve dimenticate
negli intrighi dei rami
Nel frastuono della città
gli uomini conquistano schiavi
si vantano di gesta gloriose
il vento mi porta
l'eco della loro arroganza
Sono venuti a cercarmi
per aiutarli nell'impresa
ma io non oso combattere
le loro guerre
Lasciatemi qui
a distruggere le mie memorie
a rifare il mondo da capo
(Ezio Spataro)
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